«Ogni legame alle menti libere è morte». Niccolini e la dominazione francese
DOI:
https://doi.org/10.22015/V.RSLR/71.2.7Resumen
A partire dagli elogi funebri di Angelica Kauffmann e di Tommaso Puccini, pronunciati da Giovanni Battista Niccolini, in veste di segretario, presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, rispettivamente nel settembre del 1810 e nell’ottobre del 1811, il saggio intende ripercorrere il giudizio maturato dal letterato toscano sulla dominazione francese. Gli scritti, il primo dei quali è inedito, conservato presso l’Archivio Storico dell’Accademia, rappresentano infatti un’importante testimonianza dei sentimenti di avversione provati da Niccolini nei confronti degli invasori d’Oltralpe e del senso di frustrazione sperimentato nell’esercizio delle funzioni accademiche.
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