La presenza della "Celestina" nelle commedie di Luigi Groto, Liquidi e Ruzante
DOI:
https://doi.org/10.22015/V.RSLR/69.2.7Abstract
L’articolo mostra come la commedia Il Tesoro (1583) di Luigi Groto, il Cieco d’Adria, rappresenti uno degli esempi più fulgidi della fortuna della Celestina nel teatro italiano del Rinascimento. Una fortuna che è stata per lo più negata dalla critica, ma di cui invece si rilevano tracce evidenti in una “linea veneta” di personaggi di ruffiane comiche che muove da Ruzante per arrivare fino a Groto, passando per il teatro della “scuola d’i Liquidi”. Proprio questi esempi veneziani di primo e medio Cinquecento guidarono il Cieco (autore pienamente inserito nel contesto teatrale veneto) verso il tardo repêchage del testo spagnolo.
Keywords: Groto, Celestina, Ruzante, Liquidi, Ruffiana
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