Il contributo di Vespasiano da Bisticci all’"Oratio funebris" per Giannozzo Pandolfini
DOI :
https://doi.org/10.22015/V.RSLR/70.2.2Résumé
Nell’autunno del 1456 si spegneva il cavaliere fiorentino Giannozzo Pandolfini. La celebrazione del defunto, oltre alle cerimonie di rito, prevedeva l’invio di epistole consolatorie al primogenito Pandolfo Pandolfini e la “pubblicazione” di un’orazione funebre scritta da Giannozzo Manetti. L’orazione latina è il risultato di una particolare collaborazione tra l’umanista, residente a Napoli, e Vespasiano da Bisticci, noto cartolaio fiorentino. Il seguente contributo propone lo studio dell’apporto di Vespasiano all’orazione, l’analisi del rapporto con le Vite e, infine, uno sguardo sulle collaborazioni instaurate da Vespasiano con altri contemporanei per la redazione di opere a carattere commemorativo.
Parole chiave: Vespasiano da Bisticci, Giannozzo Manetti, Giannozzo Pandolfini, Firenze, Oratio funebris.
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© Denise Brazzale 2023
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