Sale sulle ferite: l’articolo Sulle traduzioni di M.me de Staël e il tracollo dell’età napoleonica
DOI :
https://doi.org/10.22015/V.RSLR/71.2.9Résumé
L’intervento di M.me De Staël edito sul primo numero della Biblioteca Italiana col titolo Sulla maniera e la utilità delle traduzioni è stato per lo più interpretato come un opportuno tentativo di scuotere dalla loro inerzia i letterati italiani e incoraggiarli a promuovere una modernizzazione culturale complessiva. Valutando più attentamente le circostanze e i tempi di composizione del testo, la sede editoriale e la posizione dell’autrice, è possibile tuttavia interpretarlo in una diversa chiave: come una sorta di resa dei conti con l’età napoleonica, volta anche a disarticolare (con l’avallo delle autorità austriache) una serie d’istanze ideologico-letterarie e di progetti emersi già nel Triennio democratico e poi, in modo più tormentato e conflittuale, elaborati dopo il 1803.
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© Francesca Fedi 2024

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