La «storia di tutti» secondo Pennacchi (con una breve nota sugli anni Sessanta)

Autori

  • Georgia Fioroni

DOI:

https://doi.org/10.22015//V.RSLR/65.2.9

Abstract

Al di là del notevole impianto narrativo, Canale Mussolini. Parte seconda [2015] di Antonio Pennacchi ha il merito di raccontare un periodo di storia italiana attraverso una «voce collettiva»: è la voce del dialetto, di cui qui si intende studiare la portata. Ma il valore della scelta linguistica dipende anche dall’emigrazione cui sono costretti i personaggi della saga di Pennacchi (iniziata con Canale Mussolini [2010]): un’epopea, la loro, che termina all’inizio degli anni Sessanta. E un’emigrazione diversa, ma per certi aspetti non meno violenta, tocca anche alcuni romanzi editi proprio negli anni del boom economico, ai quali qui (in forma di aggancio) si dedicherà qualche osservazione conclusiva.

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Pubblicato

2018-10-30

Come citare

Fioroni, G. (2018). La «storia di tutti» secondo Pennacchi (con una breve nota sugli anni Sessanta). Versants. Rivista Svizzera Delle Letterature Romanze, 2(65). https://doi.org/10.22015//V.RSLR/65.2.9